mercoledì 20 gennaio 2010

come convivere con la celiachia?

Mi ha telefonato una ragazza preoccupatissima perchè le era stata diagnosticata la CELIACHIA. La sua prima domanda è stata: come vivrò in futuro?
La mia risposta è stata la seguente:
la diagnosi di celiachia comporta una serie di cambiamenti esistenziali positivi. Il cambiamento fondamentale è l'avvio di una DIETA PRIVA DI GLUTINE, che senza alcuna terapia farmacologica risolverà gradualmente i disturbi che la affliggono. Scompariranno sintomi preoccupanti e fastidiosi quali calo di peso e gonfiore dell'addome, e avvertirà subito un miglioramento complessivo del rendimento psicofisico, in particolare dell'umore, della capacità di contrazione e della forza muscolare. Certo, dovrà eliminare dalla propria dieta il pane e la pasta normali, che nella nostra società hanno assunto un valore simbolico, ma esistono delle alternative veramente squisite e con l'aiuto della fantasia e delle pubblicazioni dell'Associazione Italiana Celiachia potrà anche gestire la sua alimentazione fuori casa, inoltre l'industria alimentare sta sempre più specializzandosi sui prodotti che possono essere usati da chi soffre di celiachia.
Così la sua vita quotidiana sarà molto più serena.

lunedì 4 gennaio 2010

Il dietista e il nutrizionista, ieri e oggi

Ieri domenica 3 gennaio 2010 è arrivato mio figlio in visita. Naturalmente alle 19, accompagnato da una graziosissima ragazza, coetanea. Dopo i saluti di prammatica ecco la frase che detesto: allora stai usando il BLOG?
La mia risposta è sempre la stessa da ben due anni: NO!
La replica è sempre la solita.....UN PROFESSIONISTA NON PUO' VIVERE SENZA UN BLOG!
Rifletto: come è possibile ciò? Ho vissuto benissimo fino ad oggi senza un blog. Non ne sento la mancanza e per me è tempo perso passare ore davanti allo schermo di un computer come sta facendo in modo ossessivo la loro generazione. Insomma quale calore umano può trasmettere un video? Io amo usare una biro BIC che scorra bene sul foglio di carta bianca anche se dovrei usarla riciclata. Poi mentre scrivo amo vedere in viso l'interlocultore così come è e non come finge di essere: un uomo che magari è una donna. Un vecchieto arzillo che magari è un ragazzino quindicenne che sta giocando a prendere in giro "la babbiona" come ora classificano le signore della mia età ed esperienza. Insomma per me internet e le chat sono il regno della finzione.
Oddio, ho un'amica che si è fatta una corte di amici e non è mai sola. Tutti uomini conosciuti attraverso internet. Ne è entusiasta: peccato che, dal mio punto di vista, li classificherei come marpioni in pre-andropausa in cerca di avventure galanti.
Però dimenticavo che il mio lavoro crea inevitabilmente deformazioni professionali della realtà.
Comunque ho deciso: io sono un'ottimista e voglio vedere il bicchiere mezzo pieno, perciò parto con un gruppo di anziani, vado vicino al mare.... altro che conoscenze "ciattose".

Vado a respirare un'altra aria, vedere un'altro cielo. Qui dalla finestra dello studio lo vedo sempre più bigio. Oggi addirittura nevica. Vado a vivere un po' in mezzo a persone che non ti facciano sentire in colpa se non usi il Blog come si deve!

Non posso fare a meno di una ulteriore considerazione: il mondo si sta dividendo sempre più fra i digitali ed i mistici. Peccato non aver deciso subito da che parte stare! Ricordo una conferenza 20 anni fa del prof. Negroponte su come sarebbe stato digitalizzato il sistema sanitario italiano. Ricordo che allora pensai che poco importava essere classificati dall'USL magari ammalati di psoriasi e farsi imbottire di pomate e farmaci. Molto meglio stare con i mistici e partire per Sharm o il Marocco e senza stress, rate dell'ultimo computer da pagare, e-mail da leggere in tempo reale, tecnici che ti facciano sentire in colpa, starsene spaparrazzati al sole, davanti al mare, insieme a qualcuno con il quale conversare amichevolmente e che magari ti faccia anche due complimenti spendendo molto meno e con una qualità della vita invidiabile.

Purtroppo allora era un momento storico in cui se non eri in grado di propinare schemi dietetici stilati al computer non eri considerato un "professionista in" e lo studio si sarebbe presto svuotato di utenti. Il commercialista pertanto premeva con un invito all'adeguamento tecnologico.
Mi adeguai esclusivamente per motivi pratici. Peccato che proprio ora quando non si parla di altro che di sviluppo sostenibile, noi dietisti e nutrizionisti siamo invitati a convegni i cui guru non parlano altro che del superamento delle diete calcolate e dei metodi prescrittivi...
ma così va il mondo. Amen. Alla prossima.

domenica 3 gennaio 2010

Chi sono? Paola Azzali!

Presentarmi a chi non mi conosce non è mai una faccenda semplice, perchè il mio lavoro, una forma di curiosità atavica e le conseguenti esperienze che ho fatto, mi hanno portato ad approfondire le cose più svariate.

Ho viaggiato moltissimo per apprendere con i miei occhi e fare miei i segreti dell'alimentazione dei vari continenti. L'esperienza accumulata nei viaggi e le contaminazioni derivanti dal contatto con culture alimentari completamente differenti dalla nostra mi hanno consentito di affrontare il mio lavoro in maniera assolutamente personale.

Fermandoci a quanto riguarda l'alimentazione, negli ultimi 30 anni ho svolto l'attività di libera professionista seguendo persone affette da disturbi alimentari come anoressia, bulimia, celiachia, disbiosi, eclissi, sindrome metabolica, calcoli, epatiti, ulcere, ipertiroidismo, per citare i problemi più comuni.

Naturalmente mi sono occupata anche di persone in semplice sovrappeso, o di sportivi di in cerca della forma perfetta per migliorare la loro prestazione atletica.

Ho collaborato con imprese nel settore alimentare e centri sportivi per preparare menù e programmi bilanciati.

Credendo che l'educazione alimentare e la divulgazione di corretti principi di alimentazione facciano parte del "ruolo sociale" di figure professionali come la mia, ho alternato all'attività professionale anche periodi di insegnamento presso istituti alberghieri di varie città, occupandomi di scienza dell'alimentazione, igiene degli alimenti e merceologia.

Attualmente continuo a svolgere l'attività professionale "tradizionale" presso il mio Studio di Crevalcore, un piccolo paese in provincia di Bologna.
Per adeguarmi a questi tempi moderni e tecnologici mi sono attrezzata per svolgere anche consulenze e pareri online, tuttavia ritengo che nel mio lavoro il contatto umano, almeno saltuario, sia indispensabile per ottenere risultati duraturi.

Potete contattarmi scrivendo a paola.azzali@gmail.com

venerdì 1 gennaio 2010

Perchè giocare con il cibo?

Mi occupo professionalmente di alimentazione da oltre 30 anni, in qualità di nutrizionista.
Giocare con il cibo è una provocazione, perchè l'alimentazione è una cosa seria!
In questo spazio vorrei pubblicare spunti di riflessione derivati da casi reali che ho affrontato in questi anni.
Problemi alimentari, disturbi, patologie il più delle volte collegate e dipendenti da problemi psicologici, anoressia, bulimia, superamento del rischio di eclissi.
E poi, come secondo filone, il cibo in viaggio, ovvero racconti su come ho visto giocare con il cibo persone di differenti culture in giro per il mondo.
Spero che sia di tuo interesse e quindi ti auguro buona lettura!